sabato 6 ottobre 2012

PUNKREAS - Average - Rock 'N' Roll Bolzano 05.10.2012



Nonostante si frequenti spesso i concerti, noi arriviamo sempre in anticipo, cioè arriviamo quando anche i supporter devono ancora prendere in mano le chitarre. Vabbè, si gira un po' per il pub (hanno messo un calcio-balilla!) e poi quando aprono la tenda si va a curiosare nel salone. Noto subito che rispetto alla scorsa stagione, sono intervenuti sul soffitto, mettendo dei teli neri che nascondono la struttura sottostante in alluminio. L'intervento mi fa pensare ad un perfezionamento dell'acustica, ma anche l'estetica ne ha guadagnato, visto che la struttura in alluminio a vista, faceva ricordare il passato discotecaro del locale.
Bene, un po' di gente è arrivata e iniziano gli Average, giovani punkettari sarentinesi. Saltano, si agitano, fanno abbastanza casino. Il cantante ce la mette tutta per "scaldare" il pubblico e risulta anche coinvolgente, quasi come un animatore di uno strano villaggio: mani su, mani giù, dito medio alzato, ginocchia piegate e vai così. Noto finalmente la presenza di ventenni (o giù di lì): e questo è un po' un evento. Ai concerti rock i frequentatori mi appaiono in media più vecchi (specifichiamo: sui trenta), questa sera si vedono anche studenti che sono arrivati al R 'N' R in bicicletta. C'è comunque una buona rappresentanza di "anziani" tra cui mi ci piazzo pure io. D'altronde i PUNKREAS calcano le scene da una ventina d'anni e hanno parecchi fans.
I supporter hanno finito, (fanno anche il bis!) mezz'oretta di smontaggio strumenti e eccoci là, pronti in prima fila per filmare almeno uno dei primi pezzi, poi quando si inizierà a saltare di brutto sappiamo che sarà difficile scattare anche una foto! Iniziano con il nuovo album, che noi conosciamo (già acquistato qualche mese fa, merita, consiglio vivamente l'acquisto!) Il suono è fantastico già dalle prime note e piano piano il locale ex discoteca si traveste ... da centro sociale. Bandiera "No TAV" dei Punkreas distesa davanti alla batteria, molti capelli colorati, rasta o rasati. Scrivere testi in italiano non è facile, ne ho parlato ultimamente con alcuni musicisti trentini. E i testi dei Punkreas sono fantastici: ironici, impegnati, hanno parecchio da dire. La musica è molto varia, si passa dalle chitarre punk, a suoni reggae allo ska e ritorno. Ormai nessuno riesce a stare fermo e siamo già alla gioventù a petto nudo a ridosso delle transenne, tuffi nella folla dal palco da parte degli spettatori, insomma casìno gioioso. Gli unici che rimangono impassibili per tutto il concerto sono quelli della sicurity, che fanno il loro lavoro e cercano di prevenire gli eccessi o che qualcuno si faccia male. Il pogo è a tratti indiavolato e il pavimento (lucido) potrebbe diventare scivoloso se metti il piede sulla birra. Sarebbe meglio il pavimento di cemento, quello delle stalle,(decisamente punk) magari con la segatura sopra (per asciugare il sudore). In realtà basta uno spintone e sei a terra comunque, ma qualcuno che ti tira su lo trovi sempre! I Punkreas sono veramente da paura! Divertenti, allegri, entusiasmanti! E' evidente  che divertono divertendosi! Il chitarrista che mi sta di fronte sorride e ride tutto il tempo, guardando il pubblico negli occhi e arrivando con il manico della chitarra a far gli assoli ad un tiro di sputo da quelli delle prime file. Il bassista, quello piccolino, rasato con un dread lungo lungo si butta perfino sul pubblico e il chitarrista dall'altra parte, quello coi capelli rasta, continua a sferruzzare sulla chitarra. Il cantante ha una grande voce e una notevole presenza scenica. Il batterista non riesco a vederlo (il mio metroesessanta non aiuta), però lo sento ... Ammazza quanto smartella!!
Quando il sudore è così diffuso, che confondi il tuo odore con quello dell'ascella del vicino e non provi neppure un po' di schifo, vuol dire che il concerto è un gran concerto: tirato tirato per più di due ore di ballo, bis compreso. 
Finale con "CANAPA" e uno dello staff sul palco travestito da foglia a sette punte. Ritorno a casa, ore 1.30, sudati e felici. Il fischio del timpano destro mi terrà compagnia per il fine settimana.

2 commenti:

  1. ..hai per caso la scaletta del concerto?

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    1. Mi dispiace Anonimo, mi mancava il blocchetto degli appunti...

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