mercoledì 17 ottobre 2012

I pezzi del vecchio teatro Verdi a spasso per la città



Fu costruito nel 1918, su progetto dell'architetto Max Littmann di Monaco di Baviera. Si chiamò "teatro civico" o meglio "Stadtteather" fino al 1937 quando venne ribattezzato "Teatro Verdi". Sorgeva vicino ai giardini della stazione. Rimase lì fino al 1943 quando fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti.  Entrando in questa pagina web, http://www.undo.net/it/mostra/115806 potete leggere qualche notizia in più e soprattutto potete vedere cosa era rimasto del teatro dopo i bombardamenti. Memorizzate la forma delle colonne e l'elemento decorativo della fontana nella parte bassa della foto. Sono quasi passati 70 anni dalla distruzione del teatro, ma i resti della costruzione appaiono in giro per la città.




Il giornalista Ettore Frangipane http://www.bolzano-scomparsa.it/ si era già accorto del problema e proprio grazie a lui un pezzo di colonna è stato messo in bella vista nei giardinetti della stazione, con tanto di cartello informativo.


 







Ultimamente lungo il passaggio Nazim Hikmet (è il passaggio con giardinetti, tra viale Europa e via Visitazione verso via Milano, dietro le scuole Pestalozzi) è comparso un altro pezzo di colonna. Giace abbandonato e senza cartello informativo su un'aiuola. 

 




L'ultimo pezzo di colonna (o meglio, l'ultimo che io ho riconosciuto in giro per la città) giace sulle griglie di aereazione del parcheggio di piazza Mazzini. Vicino all'accesso pedonale che porta al garage interrato, c'è pure il pezzo decorativo della fontana. Quest'ultimo è appoggiato, in orizzontale, su una rientranza della costruzione che copre le scale che conducono ai garage. Il contesto è completamente sbagliato. Il pezzo di colonna si sta sgretolando (forse viene spesso fatto scivolare sulle griglie come passatempo!), mentre il pezzo decorativo della fontana, che forse potrebbe essere riutilizzato anche in un giardino, é usato come posacenere dai passanti, la maggior parte dei quali non hanno la memoria di capire cos'è...





Nel primo caso (Viale Stazione) la soluzione si è rivelata (secondo me!) corretta (luogo e cartello).  Nel secondo caso (largo Nazim Hikmet) la collocazione (in un quartiere lontano dalla posizione originale dell'edificio) mi lascia un po' perplessa, ma troverebbe una giustificazione con l'aggiunta di un cartello informativo, che ne indichi storia e provenienza. Potrebbe essere così contestualizzato e quindi valorizzato.

Nel terzo caso (piazza Mazzini) la collocazione denota (mia opinione-opinabile) la mancanza totale di sensibilità, la mancanza di rispetto per la storia. Non so se possano essere considerate "opere d'arte", non ne ho la più pallida idea. Osservando però questi resti e sapendo da dove provengono, ti incuriosisci, ritorni indietro nel tempo, vuoi sapere di più, vuoi conoscere la storia della tua città e immaginarti com'era. Perchè lasciare i cittadini nell'ignoranza e perchè abbandonare questi pezzi di storia sulle griglie di un garage?

Sapete per caso se ci sono altri pezzi, sparsi in giro per la città? Li avete visti?

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