giovedì 20 settembre 2012

Il mito del Supercane - BAUintervista a SUPERCANIFRADICIADESPIAREDOSI



Esistono molti musicisti, molti sono veramente bravi, ma pochi sono quelli che possono diventare Supercanifradiciadespiaredosi. Perchè per diventare Supercanifradiciadespiaredosi non si deve essere solo bravi, bisogna averci lo "spirito" del Supercane. Sui palchi trentini da dieci anni, Supercanifradiciadespiaredosi è una band difficilmente identificabile come genere; i testi sono giochi di parole, la musica ha un ritmo incalzante, ma è un rock che può diventare anche ... filastrocca. E' una musica unica e riconoscibile che può essere ballata, saltata, cantata e ULULATA. Divertimento, fantasia, creatività: ecco la ricetta cucinata dai Supercanifradiciadespiaredosi. E siccome anche Eva ha il mito del Supercane, ha raggiunto Brodolfo Sgangan, portavoce del gruppo ed ha portato a casa per voi la BAUintervista. AOUUUUU!  

Quest'anno avete festeggiato i dieci anni di attività della band. Come è cambiata la musica dei Supercanifradiciadespiaredosi e in quale direzione sta andando?

Si, in effetti sembra strano anche a noi di aver compiuto i 10 anni, che sono come si suol dire…volati. Ma anche camminati e sudati. La band non è la nostra principale attività…tutti noi lavoriamo, teniamo famiglia e abbiamo altri interessi. Ciò non vuol dire però che il tempo dedicato alla band non sia di qualità. Ci teniamo molto. La band, o l’IDEA di essa, è il nostro contenitore artistico, il nostro rifugio, la nostra chiave d’ingresso per il mondo della fantasia e della creatività. Il laboratorio Peter Pan. E come lui, guai a stare fermi, guai a definire dei limiti, guai a fare sempre la stessa musica, guai dire guai (ah ah ah). Certo, ci sono degli elementi che ci caratterizzano e di cui siamo fieri: siamo noi!!! Prima con Gianluca tutto era molto teatrale, colorato, cabarettistico quasi. Molto divertente. Negli ultimi due anni con Manuel abbiamo approfondito un nuovo modo di comporre, dove il computer e i campioni (che registriamo, scegliamo e modifichiamo noi) hanno avuto un ruolo fondamentale. E questo è l’equilibrio del triangolo. Ora vedremo che succede con il nuovo batterista, chi può saperlo? Sono curioso.

Il vostro suono è caratterizzato da due bassi e una batteria, a volte da un “misterioso” Poteidofono. La scelta è stata influenzata dal vostro background musicale? Voi nel tempo libero che cosa ascoltate? 

In realtà l’uso del Poteidofono è la naturale evoluzione di un caso. Qualche anno fa portai in sala prove la tastierina Casio di mia sorella, regalo della prima comunione. Provammo ad amplificarla, Franz che è un giocherellone, la fece sua ed ora fa la sua porca figura nel disco “Millanta Cosae”. Poi Franz, che è sempre stato uno smanettone si comperò un Mac e una tastierina Midi e ne scoprì le potenzialità. Tutt’ora ci si perde.
L’idea dei due bassi, invece proviene da me. Li usavo nel mio precedente gruppo, i Tedio ed è venuto naturale anche nei Supercani visto che anche Franz è bassista. Per cui queste scelte non sono scaturite dal nostro background musicale, cioè non solo da esso…diciamo che succedono cose, trovi chiavi e apri porte. All’ultima domanda rispondo così: esiste musica che mi dice qualcosa e altra che non mi dice nulla, a prescindere dai generi musicali. Non amo inscatolare e neppure perdere tempo. Oltretutto non ho tempo libero ed è una scelta.
 

I testi dei vostri pezzi sono molto originali e riconoscibili. A volte le parole e le voci vengono utilizzate come un suono, eppure i vostri testi hanno sempre un significato, almeno per voi. Ci potete raccontare come nasce un vostro pezzo fatto di musica e testo? 

I nostri testi non so perché vengono fuori così…tralasciare le regole grammaticali è bello perché i “professori” si incazzano. Visto che siamo sempre stati indisciplinati e ci piace giocare con le parole, con il loro colore e il loro ritmo, perché non farlo? Naturalmente i nostri testi hanno tutti un significato, almeno in parte. Difatti, e qui arrivo alla seconda parte della domanda, un nostro pezzo “nasce” quando riusciamo a focalizzare l’ARGOMENTO di cui parlare. E’ dalla consapevolezza di quest’argomento che il testo, il riff, la melodia e il ritmo si svelano da sé. E’ il pezzo stesso che ci guarda negli occhi e ci dice: ”Ehi…sono finito”. Lo incidiamo e passiamo ad altro.

Alcuni mesi fa è uscito su youtube il videoclip di "Koalalì", un pezzo in anteprima del vostro prossimo album. Il video è nato da una collaborazione particolare, ci potete spiegare come è stato realizzato?

Siamo in contatto con Michela, una prof. dell’ Istituto delle arti “A.Vittoria” di Trento. Lei semplicemente aveva bisogno di qualche brano inedito da dare ai suoi ragazzi e noi le abbiamo passato tre brani che avevamo inciso da poco. Alex,uno di questi ragazzi se ne è uscito con il video che ha interamente fatto da solo. Non so come abbia fatto, oltretutto non l’abbiamo neppure conosciuto…fatto sta che a noi piace moltissimo!!! Il video ha anche partecipato al Film Festival della Montagna e a quanto mi hanno detto è stato applauditissimo. Non certo per la musica.

Nell'ultimo album della Piccola Orchestra Felix Lalù, c'è il pezzo "Quaranta buoi" nel quale Brodolfo e Findut hanno cantato. Avete in programma qualche collaborazione con altri musicisti trentini?

Quando Oscar chiama i Supercani rispondono. Ma non abbiamo collaborato, cioè lui ci ha dato il pezzo, noi gli abbiamo rimandato le voci e lui ha mixato il tutto come ha voluto. Quando gli amici chiamano i Supercani rispondono. Per il resto siamo “Sprogrammati”.

In primis fu Granfranco Baffato, poi il grande Manuel e ora avete annunciato un nuovo cambio di batterista. Ci potete svelare la sua identità?

Certo! Il nostro nuovo batterista è R M, picchia forte il ragazzo! Suona da una vita, lo conosciamo da una vita e abbiamo tanti aneddoti e ricordi legati a lui. I tempi non sono ancora maturi per dire cose, ma fibrilliamo e vibriamo come adolescenti tarantolati. 

"Raccontateci" come sarà il vostro nuovo album. Spiegateci cosa ci troveremo, quale "sapore"avrà, se avrà anche un "odore", con quale formazione registrerete i pezzi e soprattutto quando uscirà!

Il nuovo album è già stato registrato con qualche mese fa. 14 pezzi sono stati incisi. Abbiamo fatto anche un pre-mix e devo dire che il suono è il migliore che abbiamo mai avuto. Ora vedremo come, se e quando uscirà, visto che non dipende da noi. Ma credo mooolto presto.

Negli ultimi due anni avete fatto pochi concerti, avete rivisto un po' la formazione, avete dedicato più spazio al privato, ma nonostante alcune difficoltà, avete continuato a portare avanti il vostro progetto con grande passione. Ci potete dire i vostri progetti per il prossimo futuro? 

Il tempo dedicato alla band è sempre stato più o meno lo stesso. Con Manuel abbiamo fatto “solo” 7 concerti ma abbiamo dedicato il tempo alla nuova sala prove e alla composizione, al “metodo”, in particolare, che abbiamo dovuto “domare” come si fa con un giovane cavallo imbizzarrito. Non ci piace fare le cose di fretta e nulla esce dalla sala prove se non ci soddisfa. Certo è che i Supercanifradiciadespiaredosi sono una nostra grande passione. Diciamo che per ora gli obiettivi sono tre: trovare un nuovo equilibrio, fare uscire il disco e proporci ancora dal vivo. Avete voglia di aspettare?





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