Questa è la vera storia di Palmiro T. , occupato come operaio alla catena di montaggio di una grande
compagnia automobilistica per più di trent'anni. Superata la mezza
età e dopo un periodo di cassa integrazione e mobilità, si trovò
nel giro di poco tempo, definitivamente senza lavoro. Nei mesi
seguenti, inviò numerosi curricola a destra e a manca, visitò
giornalmente l'ufficio di collocamento e le agenzie di lavoro
interinale, ma il lavoro per Palmiro non saltò fuori. O era troppo
vecchio o aveva troppa esperienza, o non era specializzato o era
troppo qualificato, o semplicemente c'era sempre qualche povero
cristo come lui, che risultava più idoneo ad occupare quel posto.
Il povero operaio cadde ben presto in
depressione: non aveva più nulla, gli restava solo la fede. Iniziò
allora a recarsi ogni giorno nella chiesa del suo quartiere, per
invocare la grazia al santo patrono della città.
Dopo un paio di settimane passate tra
preghiere e invocazioni, un bel giorno successe un evento
inspiegabile. Palmiro, osservando attentamente la bocca della statua
di legno del santo, credette di vedere le labbra muoversi e
pronunciare lentamente la parola “lenticchie”. L'uomo
rimase estasiato di fronte al compiersi di tale miracolo, ma tornato a casa iniziò ad interrogarsi su cosa il
santo avesse voluto comunicargli. Il giorno appresso fece maggiore
attenzione al labiale della statua e si convinse di aver letto le
seguenti parole:”Mangia lenticchie a colazione, pranzo e
cena. Le lenticchie portano soldi.” Palmiro
non disse niente a nessuno per paura di essere giudicato pazzo, ma
iniziò da subito la speciale dieta indicata dal patrono. Lenticchie
a colazione, pranzo e cena: bollite, in umido o nella zuppa, con due
fette di cotechino a fianco o la pancetta a cubetti, ma sempre e solo
lenticchie. Non passarono che pochi giorni e Palmiro accusò
improvvisi e violenti dolori addominali e problemi intestinali, che
lui sopportò con composta rassegnazione e superò con alcune
pastiglie di buscopan. Si trovò così, un giorno, seduto comodamente
sulla tazza per espletare i bisogni corporali, quando iniziò a
sentire il tintinnio di monete; il rumore, dapprima lento, poi
aumentò, fino a diventare un vero e proprio scroscio di spiccioli da
due Euro. Nel giro di alcuni minuti, l'uomo era riuscito ad espellere
ben cinquanta euro, tutti in monete da due. Palmiro urlò al
miracolo: in un mese riuscì a defecare uno stipendio intero e prima
di Natale anche la tredicesima.
Questa
è la vera storia di Palmiro T.: l'uomo che riuscì ad arrivare alla
fine del mese solo … mangiando lenticchie.
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