giovedì 10 gennaio 2013

INDECENT EXCISION - Quando la passione diventa...brutal

Foto di Indecent Excision

Il brutal death metal è vero underground. E´ un variante del metal e forse è un po’ meno conosciuto … quello che è certo, è che i suoi fans sono senz’altro tra i più fedeli e appassionati e sono quelli che macinano chilometri su chilometri pur di assistere ai concerti dei loro beniamini. 
INDECENT EXCISION è un gruppo altoatesino di brutal death metal. Eva ha avuto occasione di sentirli dal vivo (vedi cronaca del concerto ) ed è rimasta colpita dalla loro performance, una musica travolgente, una ventata di energia e una forte presenza scenica. Matteo Bazzanella (Vocals), ha un growl rotondo, molto potente, che “riempie” il locale. Hannes Gamper (Guitar & Drum programming) invece, ha le mani che “scivolano” sul manico della chitarra a una velocità pazzesca: in realtà sembra che “schiacci” dei tasti e non delle corde, proprio come fanno i pianisti … E poi ha dei capelli invidiabili! E il bassista? E’ uno tosto, ma è una new entry, lo scopriremo dall’intervista. Beh, Eva li ha trovati proprio simpatici (il che non guasta mai!) Ha "corteggiato" virtualmente Hannes, fino a che è riuscita ad intervistarlo per voi, scoprendo  che per gli Indecent Excision non ci sono barriere geografiche o linguistiche che possano allontanare; questi musicisti sono veri cittadini del mondo, aperti a collaborazioni transoceaniche nel segno del divertimento e della musica!

E allora godetevi questa intervista e… STAY BRUTAL a tutti!!  

 
Il vostro è un genere un po' di “nicchia”, come vi siete appassionati a questa musica? Qual'è stato il vostro percorso musicale dall'infanzia a oggi? 

 
Hannes - Foto di Indecent Excision
Ciao Eva! Innanzitutto ti voglio ringraziare per il tuo interesse per la nostra band e per questa intervista. Nel mio caso è stata un’evoluzione abbastanza lenta. Avendo cominciato a suonare la chitarra da solo nell’ambito punk-rock da adolescente, col passare del tempo ho cercato sempre nuovi territori e sfide musicali. Cosí, pian piano, mi sono addentrato nel metal, a partire dal thrash, attraverso il death, per poi arrivare al brutal death. Quello che mi ha colpito di piú di questo genere è la sua energia, ma anche il fatto che é molto vario e non pone alcun limite creativo.

Il brutal death metal è caratterizzato da chitarre distorte e grande velocità di esecuzione, voce growl e testi truculenti. Di cosa parlano i vostri pezzi? Siete veramente “cattivi” o ... vi dipingono così?
Matteo - Foto di Indecent Excision
Come hai detto tu, si tratta di musica estrema – distorsioni esagerate, drumming molto tecnico e veloce, voce disumana… I testi di conseguenza non potranno parlare di fiorellini e orsetti di peluche (anche se sarebbe una cosa nuova hehe). I testi, nel nostro caso, sono una cornice intorno alla musica e vanno adattati a essa. Non ha nulla a che vedere come siamo noi personalmente, anzi, spesso noto che piú violenta è la musica, piú tranquilla è la gente che la fa.
Come giudicate il panorama musicale altoatesino/sudtirolese in generale e in particolare quello del brutal death metal? Le nuove generazioni si appassionano a questo genere musicale?
Noto che ci sono dei bravi musicisti nella nostra zona, e questo da sempre. Il solito problema, a parere mio, è che le band non hanno il coraggio o spesso la possibilitá di uscire dall’Alto Adige. Tanti gruppi si sciolgono dopo aver suonato piú volte sempre nei stessi centri giovanili e anche il pubblico si stufa dopo un po’ di vedere sempre gli stessi gruppi. Per fortuna ultimamente la cosa sta cambiando un po’ ed è un bene. Anche la scena Brutal Death sta crescendo in questi ultimi anni. Ci sono alcuni gruppi promettenti come i Meat Devourer o i Blood Edition. Vediamo cosa porta il futuro.

David - Foto di Indecent Excision
Voi suonate molto anche all'estero. Recentemente avete suonato in Germania e a Los Angeles, negli Stati Uniti. Quali differenze avete trovato nel pubblico americano rispetto a quello europeo? E' vero che all'estero la professione del musicista è considerata a tutti gli effetti una professione come un'altra?
Quello che ho notato io, è che il pubblico americano è molto piú diretto di quello europeo. La gente va a un concerto Brutal Death e semplicemente si diverte! Il pubblico è senz’altro piu attivo e reattivo che in Italia, dove solitamente c’è poca affluenza e poco calore o movimento davanti al palco. Giá in Germania il discorso cambia, anche lí il pubblico si diverte molto di piú che in Italia per esempio.
Per quanto riguarda la musica come professione non so darti una risposta chiara visto che qui stiamo parlando dell’underground. Non si puó parlare di professione perché non c’e guadagno, anche se di lavoro e impegno se ne mette davvero tanto. Una cosa è certa, suonare in un gruppo Brutal Death sicuramente non viene visto come una cosa “seria”.
Per la diffusione della vostra musica date maggiore importanza ai festival di genere e cioè alla musica live o alla rete?

Credo che bisogna fare entrambe le cose per promuovere la propria musica. Serve sia la presenza in rete che quella live. Internet è utile e facilmente utilizzabile, al giorno d’oggi tutto passa per i social network ed è facile per un gruppo farsi notare dal pubblico. I live peró servono per stabilire contatto umano con i fan ed è sempre bello incontrare persone che si conoscono solo via internet che vengono poi a sentirci dal vivo. Entrambe le cose sono importanti e si completano a vicenda.
Copertina - Foto di Indecent Excision

Dove è stato girato e come è stato realizzato il video “Entwined By Vermin, Submerged By Vomit” per promuovere l'uscita dell'album “ Deification of the Grotesque”?

Il video lo abbiamo girato a Salorno, in parte in saletta e in parte sotto la cascata che al tempo era senz’acqua. Girato col Iphone e montato dal nostro amico Max.

Nel concerto “Slaughter in the Alps” a Bolzano, avete suonato con i Sick. Come nascono queste amicizie d'Oltreoceano? Avete in programma qualche collaborazione con altri gruppi?

I Sick li abbiamo conosciuti tramite il loro chitarrista che era in viaggio per l’Europa l’anno scorso. Poi loro ci hanno organizzato un concerto a Los Angeles quando eravamo negli Stati Uniti, cosí noi abbiamo ricambiato il favore allo “Slaughter in the Alps”. Siamo sempre in collaborazione con diversi altri gruppi, ognuno di noi ha i suoi side project e gruppi vari.
 
Recentemente avete cambiato bassista. Presentatecelo e diteci quale sarà il suo contributo al suono della band.

Il nuovo bassista si chiama David, è di Roma e suona anche nei Coprphiliac e nei Devangelic. 
  
Nel 2011 è uscito il vostro album “Deification of the Grotesque” Potete anticiparci i vostri progetti per il futuro? State lavorando ad un nuovo album?  

Sì, stiamo lavorando a pezzi nuovi e appena siamo pronti registreremo il nostro prossimo CD, ma siamo ancora agli inizi della fase di composizione. Grazie ancora per l'intervista e un saluto a tutti i lettori. Spero di vedervi al prossimo Slaughter in the Alps!


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