venerdì 8 febbraio 2013

Ho adottato un SUPERBAU

La SCALETTA
Un occhio nero e un collare al collo. Quando li ho visti, li ho voluti adottare subito. No, non sono andata al canile municipale in preda ad un profondo sentimento “animalista”. Venerdì scorso sono stata “Al Porteghet” piccolo bar birreria di Trento, ad ascoltare SCFAD ovvero Supercanifradiciadespiaredosi. Si tratta di “alternative rock”, almeno credo che si dica così. Che cosa vuol dire? Forse una musica che non sai bene dove collocare e allora dici che è alternative. Due bassi e una batteria oppure un basso, una batteria e un misterioso “poteidofono”. I testi sono inconfondibili e veramente originali: sono giochi di parole, guaiti, ululati, cori da bambini, che sono la cornice per una musica coinvolgente, potente, diretta e allegra. Virilmente pelosa. Una musica che se riesci ad apprezzare, non ti molla più. Non avete capito nulla? Io mica so farle le recensioni! Io parlo con la pancia e vi racconto quello che ho visto: la serata di presentazione del nuovo cd “SUPERBAU” dei SCFAD. La novità della serata è il nuovo batterista, Randy Molesto, al secolo Renzo Meola, batterista anche dei Mezzopalo. Un batterista elevato al quadrato, insomma, ben inserito tra i due storici Supercani, Brodolfo Sgangan e Findut Poteidone. Al Porteghet si ascolta il gruppo con un bicchiere in mano e i musicisti ce li hai lì davanti: si è così vicini che puoi fare subito amicizia con quello che ti sta accanto. Ed infatti uno mi rivolge la parola, capisco che è entusiasta del nuovo batterista. Non capisco tutto quello che dice, un po' è il volume della musica un po' è il dialetto trentino che non mi fa afferrare il significato di ogni singola parola, ma l'uomo dice che “il batterista ha una grande dote”. Penso che si riferisca alla dote di saper picchiare sui tamburi e su questo argomento posso affermare che RM è un uomo molto dotato.
E' impossibile spostarsi, ed educatamente fingo di ascoltare lo sconosciuto e capire quello che dice. Le mie orecchie, però, ascoltano la musica . Ad un certo punto il mio occasionale vicino di concerto capisce che sono accompagnata o forse capisce che in realtà non lo sto ascoltando affatto e va a riempirsi il bicchiere al bancone bar. Questo basterà per far coniare al marito il detto: “Ai concerti dei SCFAD possono “beccare” anche le tardone”.
A fine serata, compro naturalmente il cd: lo aspettavo da tre anni e finalmente è nelle mie mani. Anche a distanza di tempo, trovo i Supercanifradiciadespiaredosi sempre molto divertenti. Anche il pubblico bolzanino meriterebbe di conoscerli; a vederli, comunque, io ci vado anche in trasferta.
Torno a Bolzano con un compito: coprire il ruolo di "ragazza" (?) immagine dei SCFAD. E così, indossando la maglietta del gruppo e dipingendomi un occhio di nero carbone, mi faccio fare un servizio fotografico per la campagna "ADOTTA UN SUPERBAU". Che ve ne pare???



2 commenti:

  1. Stupenda "ragazza" immagine :-) e bravi gli SCFAD!
    Ciao
    M.

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    Risposte
    1. Beh..fantastica ragazza, non ci stupisce il fatto che ai nostri concerti si "Becca"(caro marito, non ironizzare...), è risaputo. Gira un' energia che , come posso dire, impollina. Un salutone e grazie dell' articolo stupendo.
      firmato " i Mega quadrupedi abbaiosi leggermente umidi che cercano di sopperire con la simpatia alle droghe precedentemente assunte in gioventù" e cioè i Supercanifradiciadespiaredosi ecchhecchezzo!

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