lunedì 18 febbraio 2013

Alla ricerca di Forgotten Dicks

Foto di Forgotten Dicks
“Scusa, sto cercando Forgotten Dicks” chiedo a uno che incontro appena entrata al Papperlapapp. “La band” mi affretto ad aggiungere, per evitare di incappare in una delle mie solite gaffes. Mi indicano il bar. E' qui che trovo Patrick, il front man dei Forgotten Dicks.
Li ho visti solo una volta, al Pippo Stage, come supporter di un gruppo punk inglese e ne sono rimasta letteralmente colpita. E' per questo che, appena ho saputo dell'uscita di un loro nuovo ep, mi sono messa in contatto con il cantante del gruppo ben intenzionata a realizzare un'intervista fatta bene, una cosa così curata da sembrare "quasi professionale" e non l'intervista improvvisata di una blogger qualsiasi. Mi sono preparata al meglio: ho letto tutto quello che in Internet si può trovare sul gruppo, ho ascoltato tutti i pezzi caricati sul myspace... ho letto attentamente anche un articolo della Tageszeitung che li definiva “i Ramones sudtirolesi”. E poi, ho portato la macchina fotografica per la ripresa video, il blocchettino appunti in vero stile giornalista freelances d'assalto, ma ... Lo sapete anche voi, le ciambelle troppo elaborate non riescono mai con il buco, vero? E forse è così...
C'è una gran confusione al Papperlapapp, ragazzi che giocano a biliardo in sottofondo e la macchina fotografica che doveva registrare tutto che si impalla... E così, l'intervista “fatta bene” sfuma, per lasciare il posto ad una cosa scritta di getto, fatta con quello che ricordo, con le tre cose che ho notato e le mie sensazioni di “pancia”.
Ma veniamo ai Forgotten Dicks. Sono in quattro: santiklaus (vocals), hey hou (guitar), föbe ray (drums) e maximüll (bass).
Il nuovo EP
Si conoscono tramite amici comuni, frequentando le stesse sale prove e gli stessi concerti, la musica, insomma è da sempre “un filo” che li lega. Dal 2006 iniziano a suonare insieme, ma inizialmente sono solo tre, provano una volta al mese e i loro primi pezzi sono improvvisazioni, nate un po' per far càsino, con tanto entusiasmo e poca tecnica … Poi nel gruppo entra anche maximüll, il bassista. E' a quel punto che föbe ray molla il basso e passa alla batteria e così il quartetto riprende a suonare e a cantare con nuova energia, ma sempre con la voce di santiklaus e la chitarra di hey hou... e tutto funziona meglio e il suono appare subito “più rotondo”. Che musica fanno? Durante l'infanzia hanno ascoltato vari generi: il batterista ascoltava i dischi dei Sex Pistols grazie al fratello e al vicino. Poi ha perso la testa per i Green Day e per l'album Dookie, mi dice che è solo grazie a quell'album che ha voluto iniziare a suonare il basso. Il chitarrista ascoltava invece gli U2, ma anche i Metallica e a 16 anni era pazzo per gli Slipknot. Il bassista è il più giovane del gruppo, a undici anni ascoltava gruppi rock germanici e poi i Papa Roach; il cantante invece, dopo aver ascoltato vari gruppi rock è passato al punk e post punk americano... tutte queste influenze musicali mischiate insieme hanno dato vita ad un punk rock contaminato da sonorità metal... No hardcore! O no? Il batterista dice che la loro musica non si può definire... la realtà è che loro “provano” a fare generi musicali diversi... ma esce sempre punk. Con varie sfumature certo, lento o veloce, più metal o più hardcore e forse anche un po' blues, ma sempre e comunque … punk. Perchè loro sono effettivamente così, almeno nello spirito, almeno quando suonano. In realtà (dice sempre il batterista), loro se ne fregano del genere. Loro fanno quello che viene e se li soddisfa lo tengono oppure lo buttano via, perché l'importante è divertirsi e “fare quello che ci piace”.
I testi parlano di giustizia, di guerra e delle situazioni che ti trovi ad affrontare nella vita...Ma anche di cose banali, come una vacanza. E' il cantante che parla: è lui la vera anima del gruppo, e questa è la cosa su cui tutti si trovano d'accordo. E' lui che scrive “come una macchina” ed è grazie a lui che nasce prima il testo e poi la musica. Ed è ancora lui a dare spesso l'idea musicale per un pezzo, con un “riff” improvvisato alla chitarra, che poi viene lavorato, limato, rifinito e discusso con l'apporto di tutti. Così è nato il loro nuovo ep dal titolo “Forgotten Dicks”. Mi fanno sentire qualche pezzo in sala prove e li riprendo con l'I-phone di föbe, visto che la macchina fotografica è ormai impallata. 
 Che dire della loro musica? Lenta o veloce, un po' metal o un po' hardcore che sia … ma punk, il risultato è sempre un po' punk. E' questo il bello: è una musica grezza, immediata, ruvida, urlata ed emozionante... Virtuosamente imperfetta. Io non lo so se i Forgotten Dicks siano i “Ramones Sudtirolesi”. So solo che quando li senti dal vivo, la rabbia e l'emozione che riescono a trasmettere con la loro musica ti arriva, perché loro sono come li vedi e ci credono veramente in quello che fanno ...E forse alla fine, quando sei lì davanti al palco ... beh, alla fine scopri che anche a te piacebbe credere che quei ragazzi che suonano lì davanti sono i Ramones...i Ramones sudtirolesi. 

Prossime date:       02. Marzo 2013 BOLZANO - Rock'n'Roll Club Via Galvani
 03. Marzo 2013 EGNA - Point



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