domenica 2 giugno 2013

[Eravamo] Sunday Drivers - Il più bel sorriso di Upload 2013


Foto di Matteo Grazzi

   C'era una volta, non tanto tempo fa, il liceo classico Prati di Trento. Lo frequentavano quattro ragazzi, (Federico, Alessandro, Andrea e Fabrizio). Correva l'anno 2008 e i quattro studenti sbarbatelli, tra una versione di greco e una di latino, decisero di rompere la monotonia delle giornate di scuola formando una band. 
Dapprima suonano in stile punk rock, ma poi passano a un orecchiabile ska, divertendosi a comporre da soli i loro pezzi. Iniziano così a macinare chilometri e a visitare palchi e a fare concerti memorabili nel 2010 e nel 2011. Poi sulla loro strada incontrano Giacomo e Federico che portano seco una tromba e un trombone e che hanno come loro, una gran voglia di divertirsi e allora diventano una vera orchestra. L'orchestra dal sorriso più bello di Upload 2013.
E' tutta qui, secondo me, la forza di [Eravamo] Sunday Drivers: divertire, divertendosi. Grande impatto scenico, giovanissimi, travolgenti, skatenati, contagiano il pubblico fin dalle prime note dei loro strumenti: due trombe, un trombone, una chitarra, una batteria e un basso.
Leggete l'intervista tutta d'un fiato, perchè mi hanno rivelato un'importante novità: LA DATA DI PRESENTAZIONE DEL LORO NUOVO E PRIMO ALBUM!

Ci potete spiegare perché “eravate” Sunday Drivers? Adesso cosa siete?

Adesso siamo ancora i Sunday Drivers, pur non essendoli più come una volta. Il fatto è che dopo anni di concerti ci siamo resi conto di non essere più quelli di un tempo: siamo maturati intellettualmente e fisicamente (perlopiù in orizzontale), abbiamo modificato la formazione originale del gruppo, passando da 4 a 6 componenti, e ci siamo creati un genere musicale che ci piace e che sentiamo nostro. Vi è poi una seconda motivazione, più “tangibile” e concreta della prima: esiste(va) già in Spagna un gruppo con il nome “The Sunday Drivers” e ci sarebbe dispiaciuto che l’omonimia creasse confusione.
Per questi motivi abbiamo deciso di chiamarci [eravamo] Sunday Drivers, un nome che mantiene pienamente la nostra storia passata e che, nella sua unicità, esprime la nostra nuova identità.
 
Festival di Mesiano Foto Matteo Grazzi
Non ci sono tante band che hanno ben due trombe e un trombone. Come nasce questa passione per gli strumenti a fiato?

Non sappiamo di preciso come sia nata questa passione: inizialmente (durante il primo anno insieme) non utilizzavamo trombe, ma solo due chitarre, basso e batteria. Solo in un secondo momento abbiamo deciso di inserire la tromba per rendere più originale il nostro suono.

La vostra musica è un divertente ska, da un quartetto che eravate, tra il 2011 e il 2012 siete diventati quasi un'orchestra. Il prossimo anno pensate di aggiungere altri strumenti o per ora basta così? Che vantaggi ha portato al suono l'aggiunta di due elementi?

Per ora abbiamo raggiunto il numero perfetto di componenti per creare i suoni che vogliamo produrre e per il genere musicale che seguiamo, che non è propriamente ska: nonostante i ritmi in levare e l’uso dei fiati, i nostri pezzi hanno varie influenze che vanno dal gipsy al rock, dal punk al rap. Nel nostro primo album in uscita in questi giorni (Buongiorno Mondo), è evidente che il nostro genere non è vero ska, ma parte da esso per esplorare altri mondi musicali.
Tornando alla domanda: l’aggiunta di due elementi (una tromba e un trombone) ci ha portato a rendere i suoni più pieni e più vari, a creare pezzi più articolati, e sviluppare armonie sempre più complesse... Insomma, un guadagno enorme!

MEI - Foto Matteo Grazzi
Ci sono musicisti o band italiane a cui vi ispirate o che apprezzate particolarmente?

Premettendo che ognuno di noi – come è logico che sia – ha i propri gusti musicali, per la nostra musica ci ispiriamo particolarmente ai primi Meganoidi (quelli dell’album Outside the loop stupendo sensation, per intenderci). Apprezziamo molto anche altre band italiane del panorama ska-punk (Punkreas, Pornoriviste, Vallanzaska...). Non possiamo non citare, infine, gruppi come Teatro degli Orrori e Subsonica, di cui apprezziamo moltissimo suoni e testi; o come i Ministri, con i quali abbiamo avuto l’onore di condividere il palco nel 2010.

Come nascono le vostre canzoni, chi scrive i testi e perché avete scelto la lingua italiana per i vostri pezzi? Di cosa parlano le vostre canzoni?

Abbiamo scritto anche in inglese, ma l’italiano ci dà la possibilità di esprimerci in modo più fluido, utilizzando il linguaggio in maniera più naturale e vicina a noi. Inoltre vogliamo che il testo sia comprensibile a tutto il nostro pubblico (che per ora si ferma alla sola componente italiana). I nostri testi (scritti principalmente dal batterista Fabrizio Lettieri) parlano di situazioni, di momenti quotidiani e di personaggi. Non vogliamo tanto raccontare storie, ma cerchiamo di offrire all’ascoltatore una serie di emozioni e sensazioni in cui si possano immedesimare, evitando di entrare in campi ideologici o politici. Quelli non ci interessano, almeno per il momento.

A giorni dovrebbe uscire il vostro primo album, potete svelarci il contenuto? Con chi avete
- Foto Matteo Grazzi
collaborato, dove avete registrato?

Eh sì, il 5 giugno presenteremo il nostro primo disco Buongiorno Mondo” al Bar Verdi di Trento insieme ai nostri amici Maltese (che presenteranno a loro volta il loro primo EP “Che mondo sarebbe”). Fare questo disco è stato entusiasmante: abbiamo registrato presso lo studio Discograficamente di Luca Valentini, che con la sua grande esperienza è riuscito a valorizzare al meglio il nostro suono. Il disco contiene otto tracce originali, tra cui anche Circus Fantasy, pezzo con il quale abbiamo raggiunto la semifinale di Upload 2013. I brani dell’album sono tutti in lingua italiana e passano da melodie vicine alla musica balcanica a ritornelli di rock piuttosto pesante, fino a pezzi più delicati e piuttosto “pop”, il tutto mescolato a ritmi in levare e trombe squillanti. C’è da divertirsi per tutti. 

Al Bar Verdi di Trento
Come avete registrato il video di Skaramanzia? Avete in programma di far uscire un nuovo video per l'uscita del cd?

Il video di skaramanzia è uno splendido regalo fattoci dal nostro amico Emanuele “Scimmia” Girardi, che, dopo aver contattato e invitato tutti i nostri amici, ha effettuato le riprese insieme a Enrico “Chicco” Fedrizzi, Carlo Cristoforetti e Tommaso Poda. Noi non abbiamo fatto nulla, sono stati Emanuele e i nostri amici ad organizzare il tutto (e non è stato così semplice!). ne è uscito un bel video, simpatico e vivace, dove ampio spazio è dato a coloro che ci seguono ad ogni concerto. Anzi, cogliamo ancora una volta per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato. Ci piacerebbe poter ripetere a breve l’esperienza della registrazione di un nuovo video, ma per ora non abbiamo ancora deciso nulla.

Che esperienza è stata per voi quella di suonare al MEI nel settembre 2012? Avete avuto feedback positivi?

Per la prima volta ci siamo spinti così lontano per un concerto, e questo è già di per sé un traguardo. È stata un’esperienza emozionante e formativa: abbiamo soprattutto constatato che uscire dal proprio territorio e confrontarsi con band provenienti da tutta Italia offre innumerevoli spunti per migliorarsi qualitativamente. Certo, è stata un’esperienza bella. Ciononostante non è stata molto utile per creare dei contatti oltre-regione: abbiamo suonato molto tardi e davanti a poca gente e le nostre aspettative di fronte ad un festival così importante non sono state pienamente soddisfatte.

Quali progetti avete per il futuro, come pensate di promuovere il vostro cd? Pensate di partecipare
Foto Matteo Grazzi
ad altri contest? I contest possono servire per promuovere la musica e dare la possibilità a band emergenti di farsi conoscere ad un pubblico più vasto?


I contest sono indubbiamente una buona vetrina per poter promuovere la propria musica e servono innegabilmente anche a confrontarsi con gli altri. Ma non bastano per crescere musicalmente e non devono essere fatti solamente ed esclusivamente con l’idea di vincere. Ci sono tanti fattori che determinano la vittoria e spesso è difficile riuscire a valutare la qualità di due band con generi differenti, strumenti differenti, obiettivi musicali differenti. Detto questo, noi partecipiamo sempre volentieri ai contest, anche perché sono le occasioni più grandi per poter lavorare su ogni singolo particolare del proprio repertorio, trovando soluzioni che altrimenti non sarebbero state pensate. Ovviamente continueremo anche a cogliere ogni occasione per suonare in pubblico, per far girare la nostra musica il più possibile.


A proposito della musica in regione, secondo voi gli spazi per suonare sono sufficienti o si potrebbero promuovere nuove iniziative per raggiungere un più vasto pubblico favorendo lo scambio di musicisti tra trentino, alto adige e tirolo? Se si, cosa si potrebbe fare?

Al di là della retorica, lo scambio fra band di diversi contesti è fondamentale. Non solo per la crescita musicale, ma anche per conoscere i diversi contesti e prendere in prestito nuove idee che possano incrementare ancora di più la musica nel proprio contesto geografico. In questo senso Upload è perfetto: crea una rete di relazioni enorme e sprona tutte le band trentine, altoatesine e tirolesi a migliorarsi sempre di più, offrendo un’innumerevole quantità di spazi per fare musica.

Nei vostri live il pubblico si diverte molto. E' la vostra musica che rende tutti più allegri o siete voi i primi a divertirvi e a riuscire a trasmettere il vostro divertimento al pubblico?

Dovremmo chiederlo al pubblico! Indubbiamente noi ci divertiamo moltissimo a suonare insieme e siamo felici se il pubblico si diverte insieme a noi e che apprezzi la nostra musica e il nostro modo di esprimerla.

 https://www.facebook.com/pages/Sunday-Drivers/409281212432999

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